Arte effimera nel cuore di Cagliari


I quadri di Andrea Ferrero sui cubi di cemento a supporto dei lavori per la realizzazione della Metropolitana leggera, che collegherà la piazza Matteotti alla piazza Repubblica, a Cagliari.
La proposta è stata della designer e artista cagliaritana Mara Damiani: sui cubi sono state affisse le sue colorate grafiche, rivisitazione della tradizione sarda.
L’idea è stata apprezzata e condivisa dall’Arst, che realizza i lavori della metropolitana ed ha curato la realizzazione del progetto di arredo urbano, al quale partecipa adesso anche Andrea Ferrero, pittore non vedente cagliaritano, con i suoi otto quadri disposti su due plinti all’inizio di viale Bonaria.
Le sue opere rappresentano la dimostrazione di come l’arte pittorica non sia soltanto un concetto legato alla vista ma un’espressione del sé che riesce ad andare oltre i nostri 5 sensi, esplorando e sondando i colori dell’animo umano.
Delle barriere architettoniche che ostruiscono il passaggio “Loges” per non vedenti di fatto sono diventate, grazie a questa iniziativa, un’occasione artistica alla portata di tutti, una dimostrazione che l’arte è sempre e comunque uno strumento che trasforma in bellezza anche degli oggetti inanimati ed ingombranti come queste fredde opere murarie.
In questa vera e propria galleria d’arte a cielo aperto possiamo ammirare le stampe dei quadri dell’artista, divisi in 2 temi, il mare e la terra.
Nella produzione dell’artista ammiriamo la sua energia di rappresentazione e restiamo totalmente affascinati dalla sua scelta dei colori, così accesi e vibranti, che si mischiano in un astrattismo che riesce a trasmettere tanto della sua personalità e della sua visione diversa del mondo che ci circonda.
Come afferma lui stesso “Ciò che dipingo non è tanto un ricordo del periodo in cui vedevo, quanto immaginazione del mondo in cui ora sono immerso”.
(Testo di Anna Patricolo)


Questo quadro rappresenta sei fenicotteri in volo sopra un campo di grano, con uno sfondo che va dai toni dell’azzurro a quelli del blu più in basso. La rappresentazione è stilizzata, i fenicotteri sono delle macchie di rosa, bianco e nero create dalle ditate dell’artista.

Il quadro è uno scorcio di un paesaggio marino, dove mare e cielo si fondono in un’azzurro intenso che diventa in alto sui toni del viola, rosaceo. L’orizzonte è segnato da una striscia blu dove si possono intravedere dei profili di montagne. In primo piano delle ditate di bianco, la spuma del mare, e delle aree sui toni del verde acqua.

La sella del diavolo, simbolo della città di Cagliari, rivive in questo olio su tela di Andrea Ferrero. In primo piano il mare blu scuro e la spuma delle onde alla base della sella. La sella del diavolo ha i colori del giallo chiaro e del verde tenue. Il cielo è blu scuro con parti molto scure, quasi nere, e in alto a sinistra la luna piena e bianca illumina la notte.

In questo acrilico su tela è rappresentato un mare in tempesta ricco di colori: abbiamo come base un’azzurro grigio con ditate di bianco e nero, che ricordano il movimento delle onde del mare. Poi il movimento delle onde è rappresentato più in altro da strisce blu scuro violacee. Il cielo, che occupa l’altra metà del quadro, è invece totalmente privo di sfumature, un celeste pieno chiaro.


Il campo di grano è un tema ricorrente nella produzione artistica di Andrea Ferrero. In questo primo campo di grano vediamo in primo piano il campo giallo con ditate verticali e alla base erba di un verde bosco. In mezzo al campo spiccano dei fili d’erba sempre verde bosco. Il cielo è di un’azzurro intenso con delle nuvole bianche che si fondono con il cielo. L’orizzonte sembra quasi delineare delle verdi colline appena accennate.

Il quadro è una rappresentazione, sempre in acrilico su tela, di un campo di grano di un giallo acceso con ditate rosse che ricordano dei papaveri, sono quasi dei punti sopra il campo. La linea dell’orizzonte è costituita da fili d’erba che si fondono con il cielo azzurro. Nel cielo abbiamo delle chiazze di colore blu scuro allungate, a due a due, che ricordano forse delle nuvole scure o degli uccelli in volo.

Il campo di grano, in questo quadro di Andrea Ferrero, stavolta è più in primo piano, quasi come se lo spettatore sia sdraiato e osservi davanti a sè il paesaggio. Infatti i fili d’erba sono quasi a grandezza naturale, con alla base una striscia di terra. Lo sfondo è di un giallo chiaro e in alto una striscia di cielo azzurro completa lo scorcio.

Il quadro raffigura uno scorcio con, in primo piano, il grano sui toni del verde acido e del giallo, ricreato grazie a delle ditate verticali dell’artista. Sopra il grano, dei punti, creati dai polpastrelli, sembrano dei fiori, forse papaveri. La metà superiore del dipinto è costituita dal un cielo azzurro con due nuvole bianche solitarie in alto. Il campo e il cielo si fondono grazie alle strisce del grano che sono sfumate, di un verde acido chiaro con linee bianche.
(La foto all’inizio della pagina, delle mani di Andrea Ferrero, è di Laura Farneti.)